Il Meeting delle Professioni di Cura è stato un evento formativo a cui hanno preso parte numerosi professionisti impegnati in ambito sociale, educativo e sanitario. Il 20 e il 21 aprile 2016 saranno ricordate come due giornate capaci di generare formazione autentica, grazie agli straordinari relatori che hanno arricchito (e in alcuni casi divertito) tutti i partecipanti.
Oltre 21 convegni su temi diversi: dalla prevenzione del burnout, ai problemi socio-economici e politici del settore sociosanitario, dai metodi per affrontare al meglio la relazione con la persona affetta da demenza, alla leadership, alla digitalizzazione delle RSA, all’arte-terapia…tutti i temi legati da un unico filo conduttore, espresso nel titolo dell’edizione 2016 del Meeting delle Professioni di Cura: “Servizi e qualità della vita: pensiamo a un futuro possibile!”.
Un evento di questo tipo non ha solo l’obbiettivo immediato di facilitare relazioni, di promuovere formazione autentica e di creare dialogo all’interno del settore sociosanitario, ma si prefigge anche come scopo ultimo – di lunga durata e da realizzare nel tempo – quello di migliorare la qualità della vita delle persone anziane e disabili e, al contempo, anche di chi di queste persone si prende cura quotidianamente.
L’esigenza che più di tutte abbiamo sentito e che ci ha spinto a realizzare un’iniziativa di questo genere, è stata quella di creare un momento di sintesi che permettesse di riunire in un unico contesto non solo professionisti con ruoli diversi, ma anche persone provenienti da strutture e da regioni differenti. Una sintesi annuale che generasse scambio di conoscenze e diffusione di buone pratiche, in cui tutti i professionisti che desiderano rendere migliore il mondo dei servizi alla persona possano riconoscersi…
… E dall’entusiasmo che ha pervaso i partecipanti all’uscita dai convegni, pensiamo di esserci riusciti!
La prossima edizione del Meeting delle Professioni di Cura si terrà sempre presso il quartiere fieristico di Piacenza EXPO, il 5 e 6 Aprile 2017.
Le foto che vedete qui sopra si riferiscono al FLASH MOB contro la violenza e gli abusi che avvengono nelle Strutture Socio Sanitarie diurne e residenziali.
Durante la seconda giornata del convegno, mentre i partecipanti erano in pausa pranzo, un gruppo composto da Educatori Professionali, Operatori Socio Sanitari e ospiti delle strutture CSRD Giardino dei Tigli di Fiorenzuola d’Arda (Centro Socio Riabilitativo Diurno per disabili) e CRA Biazzi di Castelvetro (Casa Residenza per Anziani), hanno messo in scena un breve flash mob con un impatto emotivo notevole sui partecipanti al convegno, che hanno vissuto la trasformazione di emozioni negative in sensazioni positive.
5 ospiti indossavano magliette rosse che esprimevano emozioni negative: angoscia, dolore, disagio, solitudine e paura; mentre i 5 educatori che li accompagnavano avevano sulle magliette rosse, le parole chiave rabbia, indifferenza, aggressività, intolleranza e disprezzo.
All’improvviso cambia lo scenario: le magliette con le parole chiave negative vengono sfilate e buttate con disprezzo in mezzo alla sala, ora le magliette sono colme di messaggi positivi all’insegna di un abbraccio universale di tolleranza: le parole accoglienza, sorrisi, disponibilità, abbracci e rispetto da parte degli educatori, e le parole accoglimi, ascoltami, prenditi cura, abbracciami e rassicurami sulle magliette degli ospiti.
Questo progetto è stato voluto dagli operatori e dagli ospiti delle due strutture per dare un messaggio a tutti, familiari, operatori, potenziali ospiti e cittadini:
“NO ad ogni forma di abuso e di coercizione fisica e psicologica nei confronti dei soggetti più fragili nel rispetto della dignità di tutti i soggetti ospiti nelle strutture”.
«Marilena è qui» – un film per il mondo sociosanitario
Al Meeting delle Professioni di Cura è stato mostrato in anteprima il nuovo film intitolato «Marilena è qui», realizzato in co-produzione tra Editrice Dapero© e Feelmaker©, dedicato a un tema molto importante per chi svolge professioni di cura, ovvero quello del burnout.
Questa volta però si parla di burnout in modo non usuale: mettendolo in scena attraverso una storia di alcune operatrici, dove vita lavorativa e vita privata si intersecano inesorabilmente. Al centro della vicenda spicca il personaggio di Bianca: un’operatrice sociosanitaria che da qualche tempo ha iniziato a prendersi cura anche di Marilena, sua amica intima inserita nel servizio domiciliare a causa di una lieve sindrome psicotica.
Stress da lavoro e coinvolgimento emotivo faranno sentire il proprio peso su tutte le colleghe che si devono occupare di Marilena, ma su Bianca in modo particolare dal momento che, sotto l’apparente freddezza, ella nasconde un segreto che riguarda i suoi sentimenti più intimi e forse mai platealmente dichiarati.
«Marilena è qui» è quindi un film che denuncia quel malessere psichico che più è ignorato e più si fa grande, nella convinzione che parlare di burnout sia il primo doveroso atto di prevenzione. Un film che proprio tutti dovrebbero vedere: non solo gli operatori che ogni giorno vivono a contatto con le difficoltà, ma anche coordinatori e dirigenti, che hanno il dovere di conoscere la realtà con cui convivono i loro colleghi.
“Marilena è qui” sarà proiettato integralmente anche il 20 Maggio 2016 a Exposanità, all’interno del workshop realizzato da Editrice Dapero e intitolato: “Quando il burnout è dietro l’angolo. Uno studio e un film sullo stress lavoro-correlato”.
Per vedere la prima puntata di “Marilena è qui”:
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Sul blog della Casa Editrice Dapero trovate alcune foto della plenaria del 20 Aprile e un breve video che riassume i momenti più emozionanti del Meeting delle Professioni di Cura.
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